Il primo amore di Alex [4° contest di scrittura]

Alex era lì, fermo, a guardare una finestra della scuola. Sentì un dolore lancinante al pube seguito dall'urlo "Teschio!", da una risata e da una fuga. Lo sopportò, si rimise in posizione eretta e tornò a guardare quella finestra. Suonò la campanella della scuola e tutti iniziarono ad entrare. Mentre si dirigeva verso la propria classe sentì delle parole pronunciate con un tono di scherno, ma sapeva che non erano indirizzate a lui, dato che non era affatto il bersaglio ideale per delle prese in giro, dato che non aveva mai reagito ad una sola presa in giro o provocazione. Giunse nella propria classe, trascorse la giornata scolastica normalmente, al suono della campanella uscì come ogni altra volta, ma successe qualcosa di inaspettato. Alex venne avvicinato da una ragazza molto carina, probabilmente della sua stessa età, dato che era dal primo anno che gli capitava di vederla nel cortile della scuola prima di entrare, che con molti giri di parole si dichiarò a lui. "Cos'è, un nuovo tipo di presa in giro? Perché mai dovrei interessarle? Non ho mai rivolto la parola a nessuno. Non ho mai fatto nulla di speciale... beh, a parte aver vinto insieme alla mia classe il torneo di calcio della scuola. Che sia perché è alla disperata ricerca di un ragazzo? O..."
Smise di rimuginare notando che la ragazza stava ancora aspettando una risposta, dunque le propose di incontrarsi quella sera in un bar. Lei annuì felice e si allontanò.
Tornò a casa e passò tutta la giornata a pensare a quella ragazza, chiedendosi perché le interessasse proprio lui, cercando di ricordare com'era di carattere in base alle poche volte che l'aveva vista in precedenza... Senza che se ne rendesse conto, però, giunse l'ora di prepararsi ad uscire.
"È quasi ora. Com'è volato il tempo... non ho neanche studiato per domani, fantastico."
Si preparò ed uscì. Arrivò in perfetto orario, e la trovò già lì. Le chiese se era da molto che aspettava, ottenendo fortunatamente una risposta negativa. Le offrì qualcosa e parlarono quasi tutta la serata: la trovò anche molto simpatica, oltre che attraente. "Perché non ha un ragazzo? Che sia appena stata lasciata ed abbia deciso di ripiegare su una perona a caso? Che in realtà sia antipatica?"
Una volta finito di mangiare uscirono continuando a parlare, e dopo un po' Alex si accorse che, camminando, si erano inoltrati in un vicoletto deserto. Pian piano l'atmosfera si fece sempre più strana, infine si trovò poggiato ad un muro ad abbracciarla, e si baciarono. La trovò una cosa fantastica, e smise finalmente di farsi tanti inutili problemi, in quel momento pensava solo di aver trovato l'amore. Continuarono a baciarsi per diversi minuti, poi sentì le mani della ragazza trafficare alla cerniera dei suoi pantaloni. "Oddio no cosa sta combinando? Non è un tantino presto? Non sarà una ninfomane? Oppure semplicemente anche lei è innamoratissima, come me ora. Dovrei smetterla di farmi problemi... Però dovrei fermarla. Ma se poi pensa che io non voglia perché non la amo?". Decise dunque di non fermarla, poi sentì un dolore lancinante al pube seguito dall'urlo "Teschio!", da una risata e da una fuga.