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Quest 093: L'erede di Elune

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Cilan
view post Posted on 23/10/2013, 19:38




Quest 093: L'erede di Elune



Quest Libera

Quest disponibile per:
-Branst
-Sam XD
-Evan Pryce
-Raul Ewing


Ambientazione

Fortezza Cenariana (NGL)

Obbiettivo
I poteri del giovane guardiano dell'equilibrio (Branst) si sono ridestati ma ancora sono troppo immaturi. Elune, divinità della natura, chiama a se il giovane così che possa apprendere come controllarli e adempiere al suo destino. Egli sarà messo alla prova dovendo dimostrare alla dea di essere adatto al sacro compito per cui è stato scelto. Questi sarà affiancato da qualcuno nelle sue prove perchè lo aiuti e lo metta nella retta via.. All'interno della fortezza Cenariana ci si troverà in un mondo irreale e separato temporalmente dal mondo esterno all'interno del quale il guardiano otterrà tutti i suoi poteri ma sarà vincolato ai suoi limiti umani.

Ricompense

0 Jeny
200 Punti esperienza
+Sblocco Hatsu per Branst (con percentuale di apprendimento ancora da definire)
+Sblocco Nen per altri personaggi fino al 20%

Warning
La quest parte non appena si iscrive un qualsiasi 60%, nessuno sarà aggiunto a quest iniziata.

Per tutti, tranne che per Straik:
Avete letto un annuncio in cui c'era un certo Evan che si proponeva di insegnare il Nen a dei principianti, vi interessate e andate al luogo previsto per l'incontro, una biblioteca di un paesino sperduto di Neo green Life.
Descrivete fino al vostro ingresso nella biblioteca, poi intervengo io.
 
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view post Posted on 23/10/2013, 20:06

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Narrato
Parlato
Pensato
Parlato da altri pg giocanti
Parlato dagli npg


Quella baracca era esplosa, era finalmente libero, era esplosa...come? Non riusciva a capire, cosa aveva fatto? Cosa erano quelle voci che sentiva nella sua testa, quei suoni inspiegabili che lo perseguitavano ovunque, persino nel sonno non trovava pace da quelle urla che gli logoravano la mente. Sentiva qualcosa che stava soffrendo ma era troppo indistinto per capire cosa fosse...
Passarono i giorni senza che riuscisse a spegnere quelle voci, era stanco, voleva solo riposare quand'ecco che si fecero più distinte, e stavolta non solo suoni ma anche immagini...cadde in terra, non disse una parola per il dolore, era sveglio me incapace di muoversi o di comprendere mentre nella sua testa vedeva quelle immagini come in un sogno...li la vide per la prima volta, una creatura meravigliosa che le parlava, sembrava una donna ma non lo era, alcuni tratti differivano dall'umano...
Che cosa è? Che succede? Chi è?
Pensava tra se e se, ma essa lo comprendeva e gli sussurrò, o almeno quello che poteva sembrare fosse, sentiva quel suono distinto e lieve che poteva essere la voce di quell'essere...
Non temere Branst, è appena iniziata, vieni con me in questo sogno...
Non capì, non ebbe il tempo di comprendere che si ritrovò disteso in una selva...tutti i suoni erano cessati, non sentiva nulla, nessun suono, solo la quiete della foresta. Da li iniziò a camminare verso quella che sembrava una struttura, era molto grande, una specie di fortezza...
Dove diavolo sono? Chi era quella?
Smise di pensare cercando di scacciare le domande, i dubbi avrebbero solo peggiorato, doveva cercare di liberarsi di tutti quei casini alla svelta...

 
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view post Posted on 23/10/2013, 21:17

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SPOILER (click to view)
Ho preso il biglietto per NGL ma non è ancora stato approvato, la città attuale la modificherò quando verrà approvato ok?

SPOILER (click to view)
Narrato; Pensato; Parlato da Raul; Parlato da altri personaggi; Letto


Il giorno della tanto attesa partenza era finalmente arrivato. Raul si recò all'areoporto principale della Repubblica di Padokia.
Il mio viaggio alla scoperta del mondo inizia ora
Il ragazzo guardò le destinazioni dei voli in programma per il giorno
Zapan
Mmmmmh non sono ancora pronto per recarmi nella città degli Hunter, infondo venti anni fa loro uccisero i miei genitori, che avevano l'unico peccato di servire presso una famiglia di assassino, loro non avevano mai fatto del male a nessuno
Neo Green Life
Ho sentito parlare di questo posto, una nazione in cui non esiste la tecnologia, si dice che sia un posto bellissimo...
Bene ho deciso il mio viaggio inizierà a NGL
Raul acquistò il biglietto e salì sul dirigibile.
Il viaggio era molto lungo e arrivò a destinazione il giorno successivo.
Sceso dall'aereo e uscito dall'areoporto si trovò di fronte l'ingresso della nazione. Era un gigantesco albero cavo.
All'interno di esso Raul venne perquisito, venne sottoposto ad esami radografici ed ultrasonografici.
Come lei ban saprà in questa nazione è assolutamente vietato introdurre qualunque forma di tecnologia, ma vedo che lei è apposto. Buona permanza qui i NGL, all'uscita di questa stanza si troverà entro i limiti della nazione, pertanto sarà soggetto a tutte le leggi locali
Quanti avvertimenti...
Raul si stava dirigendo verso l'uscita, quando venne richiamato dall'addetta alle perquisizioni
Mi scusi, un ragazzo mi ha chiesto di dare ai visitatori questo volantino, lo legga pure con calma
Raul lo mise in tasca e attraversò il confine, uscendo quindi dalla sala perquisizioni.
Ad attenderlo c'era un paesaggio completamente verde e immacolato.
La bellezza di questo posto è incredibile, questo dimostra quanto lo sviluppo dell'uomo sia un danno per la natura, ma vabbè io non sono un ambientalista, quindi...
Ora che era arrivato a NGL Raul non sapeva dove recarsi in prima battuta, decise quindi di dare uno sguardo al volantino.
Sono disponibile a insegnare in Nen a tutti, compresi i principianti.
Evan

Nen? e cosa sarebbe? Sicuramente sarà qualche usanza locale, ma visto che non ho altro da fare...
Dietro il volantino Raul trovò le indicazioni per trovare questo Evan, doveva recarsi in un piccolo paesino abbastanza distante dal punto dove si trovava attualmente, più precisamente nella biblioteca del paese. L'incontro sarebbe avvenuto tre giorni più tardi.
Ha per caso bisogno di un mezzo di trasporto?
Un signore con diversi cavalli al suo seguito si avvicinò, spiegò a Raul che essendo a NGL proibita la tecnologia, i cavalli rappresentavano il principale mezzo di trasporto. Raul si decise a noleggiare un cavallo quindi.
Il signore diede al ragazzo anche una mappa della nazione.
Una volta giunto a destinazione il cavallo tornerà da me, quindi non si preoccupi per la restituzione
Raul pagò il signore e partì.
Il viaggio durò quasi due giorni. La notte alloggiò in una piccola locanda sulla strada. Infine giunse al paesino indicato dal volantino.
E' piuttosto piccolo, non sarà difficile trovare la biblioteca, comqunque adesso sarà meglio cercare un posto dove passare la notte
Il ragazzo si mise in spalla il proprio zaino e liberò il cavallo, il quale partì verso il luogo di partenza.
Raul si recò nella locanda del paese. I gestori erano molto gentili. Qui cenò, si fece un bagno caldo e si addormentò.
Il mattino seguente fece colazione e uscì dalla locanda. Come previsto non fu affatto difficile trovare la bliblioteca del paese. Raul esitò un attimo sull'ingresso.
Farò bene ad accettare l'invito di uno sconosciuto? Ma si dai...
Il ragazzo aprì la porta ed entrò nella biblioteca.
A prima vista sembrava abbastanza fornita.
Attenderò fino all'ora dell'incontro
Raul prese un libro, "Storia di NGL" e iniziò a leggere, in attesa che il tempo passasse.
 
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view post Posted on 24/10/2013, 13:17
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"I'm not in danger, Skyler, I am the danger"

Collegatosi a cacaoweb Sam XD proietta sulla parete di un negozio Breaking Bad. Non era naturalmente l'unico a guardare la propria proiezione, egli infatti riuscì a radunare un bel po' di gente tutta intenta a guardare il famoso telefilm. Durante uno dei monologhi più fighi però la proiezione si interruppe per qualche strano motivo, i meno propensi alla tecnologia iniziarono a bestemmiare, mentre i laureati si avvicinarono al robot per capire quale fosse il problema di tale malfunzionamento che lasciò lo stesso Sam tanto sgomento che iniziò a prendersi a pugni la faccia. Perché, si sa, se qualcosa di tecnologico non funziona prenderla a pugni è sempre la soluzione più adatta. Facilmente si riuscì a trovare soluzione al problema, un foglio di carta trascinato dal vento infatti aveva oscurato l'obbiettivo del giovane Sam che dunque continuava a riprodurre solo l'audio. Avendo un tizio totalmente a caso rimosso il suddetto foglio, avendolo regalato distrattamente al robot proiettore ed essendo cessate le bestemmie del pubblico nuovamente in grado di vedere il telefilm, l'XD iniziò a leggere il foglio incuriosito dalle strane parole su questo scritte:

"Evan insegna nen"

Prestando ormai poca attenzione a Breaking Bad, Sam cambiò scheda ed andò su google per cercare la parola nen procurandosi così bestemmie del pubblico che non riuscì nuovamente a gustarsi il telefilm proprio sulla frase "I am the one who knocks". Poiché però Sam era nabbo col PC e aveva istallato programmi con softonic trovò come motore principale "babylon" che, dopo averlo indirizzato su siti zozzi grazie ai quali si fece nuovamente amico il pubblico, trovò una strana immagine tutta giapponesata che però destò la sua attenzione.



Prese dunque l'aereo non senza difficoltà al metal detector ed arrivò in uno strano villaggio di NGL. Andò alla biblioteca ed entrando disse:

"Buongiorno. No, oddio da quando parlo in giallo? Scusatemi tutti..."

Si ficcò un dito in gola, poi disse:

"Così è meglio. C'è chi ficcandosi un dito in gola vomita, io cambio colore di parlata.
Ha senso."
 
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Cilan
view post Posted on 24/10/2013, 17:33




Era passata oramai una settimana dalla fatidica missione nella quale Evan aveva perso di vista Vegas, la ragazza che lo aveva soggiogato con il suo particolarissimo Hatsu. In un misto tra dispiacere e gioia, il ragazzo si era abbandonato alla lettura di qualsiasi libro gli passasse sotto il naso nella biblioteca di un piccolo paese di Neo Green Life.
Principalmente leggeva libri di botanica (per via della passione per la flora trasmessagli dalla madre), ma da qualche ora aveva posato gli occhi su un volume intitolato "Mitologia della flora e della fauna". Completamente rapito dalle meticolose descrizioni di ogni sorta di leggenda che riguardasse il mondo naturale, Evan si era completamente dimenticato di aver affiso un annuncio nel quale si offriva di dare lezioni di Nen ai principianti.
Si alzò quindi di scatto dal tavolo e iniziò la ricerca di quelli che sarebbero stati i suoi prossimi allievi. Per fortuna, la biblioteca quel giorno era totalmente deserta, fatta eccezione per due individui. Il ragazzo quindi si avvicinò loro e sottovoce disse:
- Siete qui per le lezioni di Nen? Se sì, seguitemi al tavolo in fondo a destra, devo mettere a posto qualche volume e sarò subito da voi.
Scusate i modi, non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Evan, piacere.-

Conclusa la frase, aspettò eventuali risposte o presentazioni da parte dei due e tornò velocemente al tavolo, per mettere un po' in ordine la pila di libri sulla botanica che ondeggiava pericolosamente minacciando di cadere da un momento all'altro.
 
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view post Posted on 24/10/2013, 18:17

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Camminava, barcollante, come indebolito da quella sorta di viaggio che aveva compiuto. Non sapeva come fosse finito li o perché ma poco gli importava, non si sentiva adatto a queste cose strane, voleva solo tornare a vivere la sua mediocre e infima vita senza dover avere imprevisti di sorta. Dopo parecchi minuti di cammino finalmente arrivò all'entrata della fortezza; guardandola dall'esterno sembrava diroccata e priva di abitanti.
Qui sembra non esserci nessuno, sembra molto vecchia, probabilmente non ci saranno nemmeno dei telefoni o roba da mettere sotto i denti, diamo un'occhiata veloce, devo almeno trovare dell'acqua o è la fine. Ho già sete adesso e non si vede nulla per chilometri, solo deserto...
Scoraggiato, a causa delle scarse probabilità di trovare qualcosa di utile, entrò e tutto svanì, o meglio cambiò, la fortezza era come nuova e all'interno c'erano lussureggianti giardini e animali apparsi dal nulla li popolavano. Qualcosa però era strano, vedeva esseri strani, mai visti prima, sembravano...fauni!? E esseri femminili angelici, ninfe forse!?
Dove diavolo sono finito?
Si voltò, cercò di scappare come in preda al panico, il non comprendere la situazione avevano provocato il più basilare degli istinti: la fuga. Non vi riuscì, quegli esseri lo avevano accerchiato in un batter d'occhio, non poteva andare da nessuna parte ma non sentiva la sua ragione, incapace di riflettere si gettò in quella mischia nel vano tentativo di aprirsi un varco ma bloccato da quegli esseri perse i sensi per gli sforzi nel cercare di dimenarsi. Si svegliò all'interno di quello che sembrava un enorme salone, un ambiente molto più familiare stavolta, gli ricordava molto la sua casa, anzi, era praticamente identica...
Ma che cazzo sta succedendo? E' stato tutto un sogno? Questo sono io...
Guardava alcune foto li, sembrava proprio casa sua ma riecco uno strano essere che fece la sua apparizione, Branst rimase impietrito; che cosa era? Sembrava una donna...era lei...quella della visione. Branst fece per cercare di muoversi ma non ci riusciva, era come bloccato da qualche strano potere...
Non sforzarti mio diletto, senza il mio consenso non potrai più muoverti!
Branst sudava freddo, che cosa voleva quella donna...era solo spaventato, incapace di pensare continuava a cercare di muoversi ma finiva solo per stancarsi senza spostarsi di un millimetro...
Tranquillo, non ho intenzione di farti del male. Tu sei già morto, non hai più nulla da perdere ormai! I mortali mi chiamano Elune, dea della natura! Tu sei qui per adempiere al sacro compito che ti assegnerò, difendere la natura dagli uomini come te!
Troppe informazioni tutte insieme, l'unica cosa a cui aveva praticamente fatto caso era la parte in cui diceva che era già morto...
CHE VUOL DIRE CHE SONO MORTO!
TACI E ASCOLTA MORTALE!
Ella si adirò per il tono del giovane, nessuno poteva mancare di rispetto ad una dea qual ella era.
Tu sei stato scelto, non fare domande e obbedisci, tuo sacro compito ora sarà applicarti nel controllare i poteri della natura così che tu possa adempiere alla sacra missione a cui sei destinato. Non temere, qualcuno ti aiuterà a farlo e sarà un mortale...
Un enorme fascio di luce catapultò in quella stanza altre tre persone; Branst rimase impietrito, chi erano? Che cosa avrebbero dovuto insegnargli e soprattutto, perchè proprio lui? Un codardo come lui al servizio di una dea?
Mortali! Io sono Elune, dea della natura! Siete qui per adempiere ai miei voleri! Tu...
Disse indicando Evan
Desidero che insegni anche a questo ragazzo le tue conoscenze sulle arti Nen! Bada di non fallire o subirai il suo stesso fato
Fato? Che fato?
Hai una settimana per apprendere a pieno le conoscenze sul Nen, se non ce la farai la tua anima sarà condannata all'oblio...
Perché io? Non potevi direttamente scegliere lui?
Egli non ha un debito con la natura! Tu l'hai usata per salvarti la vita e in cambio essa ha preso la tua anima. La tua vita mortale continuerà solo finchè adempirai ai miei voleri o quel fato ti attenderà comunque...ora applicati mortale se ti è caro sopravvivere...
 
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view post Posted on 24/10/2013, 18:56

Hunter
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Narrato; Pensato; Parlato da Raul; Parlato da altri personaggi; Letto


Un altro ragazzo entrò nella biblioteca, era una persona molto strana, sopratutto per quello che disse e fece:
Buongiorno. No, oddio da quando parlo in giallo? Scusatemi tutti...
Dopodichè il ragazzo si ficcò un dito in gola e disse:
Così è meglio. C'è chi ficcandosi un dito in gola vomita, io cambio colore di parlata.Ha senso.
Che gente strana che si trova in giro...
Raul continuò a leggere il suo libro, l'orario dell'incontro si stava avvicinando, e nella biblioteca erano presenti solo altre due persone oltre a lui; il tipo strano entrato da poco e un ragazzo dai capelli neri che era presente prima dell'ingresso di Raul.
Che uno di loro sia Evan?
Improvvisamente il ragazzo dai capelli neri si alzò, si avvicinò e disse a voce bassa:
Siete qui per le lezioni di Nen? Se sì, seguitemi al tavolo in fondo a destra, devo mettere a posto qualche volume e sarò subito da voi.
Scusate i modi, non mi sono nemmeno presentato. Il mio nome è Evan, piacere.

Io mi chiamo Raul, molto lieto. Sono venuto qui per le lezioni.
Detto questo il ragazzo tornò nel tavolo dove si trovava prima e si mise a mettere ordine, a quanto pare si trattava di un appassionato di botanica, visto l'elevato numero di libri inerenti tale argomento.
Chissà, magari questo Nen ha a che vedere con le piante...
Raul si recò nel tavolo in fondo a destra, in attesa di ulteriori sviluppi.
Improvvisamente successe qualcosa di veramente strano, in un attimo vennero catapultati in un altro posto, assieme ad un ragazzo e ad una donna.
Mortali! Io sono Elune, dea della natura! Siete qui per adempiere ai miei voleri! Tu...
Desidero che insegni anche a questo ragazzo le tue conoscenze sulle arti Nen! Bada di non fallire o subirai il suo stesso fato
Fato? Che fato?
Hai una settimana per apprendere a pieno le conoscenze sul Nen, se non ce la farai la tua anima sarà condannata all'oblio...
Perché io? Non potevi direttamente scegliere lui?
Egli non ha un debito con la natura! Tu l'hai usata per salvarti la vita e in cambio essa ha preso la tua anima. La tua vita mortale continuerà solo finchè adempirai ai miei voleri o quel fato ti attenderà comunque...ora applicati mortale se ti è caro sopravvivere...

Il discorso tra quella pseudo dea ed Evan turbò parecchio Raul.
Ma che cavolo sta succedendo?
La situazione aveva preso una piega alquanto strana.

Edited by mat04 - 24/10/2013, 20:32
 
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Cilan
view post Posted on 24/10/2013, 19:28




Mat, devi descrivere anche il fatto che ci hanno catapultato nella dimensione di cui ha parlato Straik. Edita il tuo post, per favore.
 
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view post Posted on 24/10/2013, 19:33

Hunter
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Scusa pensavo dovessi metterlo dopo :) corretto :)
 
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view post Posted on 25/10/2013, 14:02
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A causa della sua breve presentazione Sam capì chi tra i due presenti fosse Evan e chi invece un altro tizio che rispondeva al nome di Raul. Sam dunque, programmato per essere ben'educato, iniziò a presentarsi:

"Io sono Sam XD, If there's something weird
And it dont look good
Guess who it is?
GHOST NAPPA. "


Purtroppo, oltre al senso dell'educazione, i due giovani creatori del robot inserirono in questo il comando di rispondere alle presentazioni con la canzone di "ghostnappa" così da non svelare mai la sua vera identità robotica ed essere così trattato come se fosse un semplice clone di Fabio Fazio. Delirio a parte, improvvisamente Sam si vide catapultato in una sorta di altra dimensione. Una tizia, presentatasi come Elune, disse ad un tizio sconosciuto al robot [Branst] cose che quest'ultimo non capì. Non che non ci avesse provato, ma Sam non era programmato per avere una grande energia e, quando infatti la pigrizia prendeva il sopravvento, il robot non poteva far altro che cedervi ed iniziare a giocare a campo minato. Sì, Sam è stato programmato con win 7. Dunque non si curò molto di cosa succedesse, anche perché essendo un robot (seppur un robot molto umano) se ne fregava di qualunque cosa non riguardasse direttamente sé. Tra una vittoria a campo minato e l'altra (essendo stato programmato da due videogiocatori esperti, Sam era un maestro in ogni tipo di videogioco) l'XD continuava a sbattersene allegramente di tutto ciò che stava accadendo nonostante assunse l'espressione "intimorita" di default per non dar a vedere quanto in realtà fosse distratto.
 
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Cilan
view post Posted on 25/10/2013, 18:04




Evan aveva quasi messo apposto tutti i libri, scongiurando il pericolo di una frana culturale. Ne mancava solamente uno, vale a dire "Mitologia della flora e della fauna", ma non riuscì a posarlo sullo scaffale, visto che nel giro di pochi istanti si ritrovò catapultato in una strana residenza che nulla aveva di normale o familiare.
Oltre a loro tre vi era anche una donna dall'aspetto soprannaturale ed un ragazzo abbastanza anonimo. Erano giorni che Evan non dormiva, dato che passava notti intere a leggere, e quindi, per poter rimanere sveglio, aveva in circolo quantitativi di caffeina di gran lunga superiori alla norma. Il risultato fu che la sua irritabilità giunse a livelli talmente elevati che persino lui stesso si stupì di quanto poteva essere irascibile.
- Avrebbe potuto almeno aspettare che io finissi di posare l'ultimo libro. Ma guarda te che maleducazione...oh, il libro...-
Nel gesticolare nervosamente e freneticamente, Evan si era lasciato sfuggire il volume, che era caduto in terra aprendosi a pagina 174, nella quale era presente la leggenda di Elune, nome con il quale la donna misteriosa autodefinitasi "Dea" si presentò ai "comuni mortali".
Nella pagina adiacente era presente uno schizzo approssimativo della figura mitologica, e il ragazzò trasalì vedendo la somiglianza a dir poco sconcertante tra la creatura che si ritrovava dinnanzi e l'immagine del libro.
Q-Quindi... è davvero una dea?! Uhm, forse è il caso di trattenere l'irratibilità e i commentini sarcastici. Questa qui governa la natura...non voglio diventare un Arbre Magique parlante...
La leggenda la descriveva come una dea benevola....maledetti miti ingannevoli!

- Sarei lieto di poter adempiere a quanto mi ha ordinato, mia Dea, ma necessito di una stanza spaziosa per poter addestrare a dovere il suo adepto.
Se, gentilmente, potesse indicarmene una...-
lasciò in sospeso Evan in attesa di una risposta da parte di Elune.

Edited by Cilan - 26/10/2013, 14:17
 
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view post Posted on 26/10/2013, 08:42

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Sarei lieto di poter adempiere a quanto mi ha ordinato, mia Dea, ma necessito di una stanza spaziosa per poter addestrare a dovere il suo adepto.
Se, gentilmente, potesse indicarmene una...

Branst era allibito, quel tizio non solo sembrava di ghiaccio davanti alle parole di Elune, ma per giunta aveva accettato.
Che cazzo dovrebbe insegnarmi questo? Mi prendono per il culo? Una settimana per imparare qualcosa di cui non so un tubo o morirò? Devo andarmene da qui...
A un tratto un barlume di speranza provenne dalle parole di Elune, forse una via di fuga, anzi sicuramente...Branst intanto adesso era libero di muoversi.
Potete andare dove preferite, la fortezza si adatta ai vostri desideri, ti basti immaginare ciò che cerchi e questo comparirà.
Un'uscita!
In effetti questa comparve, Branst si mosse cercando di correre via ma si ritrovò a terra con il naso dolorante e sanguinante...
Ahi! Che cazzo è successo?
Aveva sbattuto in una specie di parete invisibile davanti a quell'uscita che aveva creato...
Ah, ovviamente ormai è inutile specificare che non potete fuggire in alcun modo da qui! Smettila di sfidare gli Dei Branst e accetta il tuo destino...
Elune scomparve lasciandoli soli, Branst si mise seduto a meditare su qualche soluzione per fuggire da li...

Se vuoi puoi già iniziare con le spiegazioni...
 
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view post Posted on 26/10/2013, 10:41

Hunter
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Narrato; Pensato; Parlato da Raul; Parlato da altri personaggi; Letto


Evan rispose a quella che pareva essere una dea (anche se Raul era piuttosto scettico al riguardo)
Sarei lieto di poter adempiere a quanto mi ha ordinato, mia Dea, ma necessito di una stanza spaziosa per poter addestrare a dovere il suo adepto.
Se, gentilmente, potesse indicarmene una...

Però...questo ragazzino ha del fegato da vendere, non è per nulla intimorito dalla situazione. Tuttavia continuo a non capire, probabilmente tutto questo ruota intorno a questo Nen, forse non si tratta di una semplice usanza locale, ma di qualcosa in più.
Elune parlò nuovamente:
Potete andare dove preferite, la fortezza si adatta ai vostri desideri, ti basti immaginare ciò che cerchi e questo comparirà.
Il ragazzo che era presente con la dea prima dell'arrivo degli altri tentò la fuga, si materializzò una porta e lui si diresse verso di essa, tuttavia improvvisamente cadde.
Ah, ovviamente ormai è inutile specificare che non potete fuggire in alcun modo da qui! Smettila di sfidare gli Dei Branst e accetta il tuo destino...
Quindi il ragazzo si chiama Branst, e sicuramente deve aver pensato ad un'uscita, quindi tutto ciò è reale! Probabilmente riguarda il Nen. Facciamo un tentativo. Bagno
Magicamente di fronte a Raul si materializzò un bagno chimico. Raul non riuscì a trattenere lo stupore.
E' incredibile! Funziona veramente!!! Però adesso ne approfitto.
Raul decise di testare il bagno. Dopo essersi svuotato la vescica potè constatare come esso fosse perfettamente funzionante!
Uscì dal bagno e pensò:
Lavandino e asciugamano
Un lavandino ed un asciugamano si materializzarono di fronte a lui.
Raul si lavò le mani e disse:
Bene bene, io sono pronto per apprendere il Nen, qualunque cosa esso sia.
 
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view post Posted on 28/10/2013, 14:03
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La dea dotò i ragazzi di una stanza in cui era possibile creare tutto ciò che si voleva.
Wow.
Cioè semplicemente wow.

O almeno "wow" sarebbe stato il pensiero di Sam qualora fosse stato un umano, ma purtroppo era un robot e la creatività infinita lo mise di fronte alla possibile realizzazione di uno dei suoi 10 imput primari. Oltre infatti il far compagnia alla gente Sam aveva altri 9 imput primari che corrispondevano ai desideri dei loro creatori Square ed Enix. Almeno i loro desideri di quando questi erano adolescenti.

Dati che non servono assolutamente a nulla ai fini della quest, ma ehy se vi interessa la storia di Sam leggete pure

1) Fare compagnia alla gente.
2) Riuscire ad ottenere una copia di Greed Island con relativa console
3) Creare la storia più bella al mondo.
4) Comporre ed incidere un disco di genere "sam XD".
5) Picchiare a sangue 10 persone e scrivere emozioni etc. su un quaderno.
6) Pettinarsi come Akira Zaoldyeck per fare strage di gnocche.
7) Trovarsi un amico immaginario reale.
8) Diventare un supereroe.
9) Schernire qualcuno fino a fargli piangere sangue.
10) Creare un modo di dire così assurdamente idiota da renderlo bellissimo alle orecchie di tutta la gente al mondo.


Sam vide dunque in quella stanza magica la possibilità di adempiere ad uno dei suoi compiti: precisamente il terzo... Creò dunque la storia più bella al mondo... O almeno la storia più bella al mondo secondo i suoi programmatori. Disse dunque:

"Vorrei una stanza nella stanza"

Ed apparve una stanza nella stanza. Sam vi entrò e chiuse le porte.

La storia supercopiata di Sam XD che non c'entra nulla con la quest ma sevi piace datemi +500 exp la uso solo perché sam ha bisogno di una storia interquest che non gli ho dato perché sono un giocatore di GdR davvero schifoso:

Un giorno mi stirai il tendine d’Achille mentre cercavo di avvitare una lampadina col piede.
Non era una cosa che facevo spesso, di solito le avvitavo con i denti, ma quella sera pensai: chissà, si vedrà, un po’ di rum sul mio babà- e di rima in rima mi sfilai il calzino e agguantai la lampadina con la forza puzzolente del mio alluce valgo.
La sensazione fu molto dolorosa, come farsi la ceretta con la carta moschicida, e così stetti lì dolorante, mentre vedevo la lampadina avvitata illuminare la stanza da bagno del mio salotto.
In quel momento mi tornarono in mente le parole del mio professore di Storia, Pieregidio Pattume:
“ragazzi, casomai dovesse capitarvi nella vita di avvitare una lampadina col piede ricordatevi sempre di usare una forza uguale e non superiore ai 5 Newton. E di non avere i piedi sudati.”
Il Pattume aveva ragione, avevo sbagliato tutto. Ma ormai era troppo tardi per rimediare. Avrei dovuto diventare un novello Muzio Scevola, agguantarmi il piede, urlare: questo è il piede che ha sbagliato! e scagliarlo nel fuoco? No, meglio di no, un piede bruciato puzza più di un copertone in fiamme. E poi un piede può sempre servire ad avvitare altre lampadine, meglio non agire d’impulso.
Così saltellando su un piede solo (suscitando l’ilarità dei passanti che credevano stessi giocando a salterello) mi recai al più vicino pronto soccorso. Lì il medico di turno mi accolse con umanità:
-Salve brutto pirla, sta giocando a salterello?
-Veramente no, mi sono stirato il tendine d’Achille
-Ah. Ha usato un ferro da stiro?
-No, no, avvitavo una lampadina.
-Uhmm, un classico, succede sempre così.
-Ci metta questa pomatina e vedrà.
-Che cos’è ?
-Pasta d’acciughe.
-e funziona?
-Solo spalmata sul pane: ti sazia in un minuto.
Tornato a casa a saltelli parlai a lungo col mio cane di quanto era successo. Lui mi consigliò di scrivere un articolo sulla sanità cubana, in modo che tutti potessero sapere che chi si stirava il tendine d’Achille veniva curato con la pasta d’acciughe. Ma quale sito tanto balordo avrebbe potuto credere ad una storia così assurda? Il Tgcom!
Così presi carta e penna ed iniziai a scrivere. Sul monitor. Per caso vi ho già detto che io il pc lo uso pochissimo?


Uscì dunque dalla stanza dopo aver creato la storia e disse:

"Qualunque cosa accada, non entrate lì dentro."
 
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Cilan
view post Posted on 28/10/2013, 18:32




Elune spiegò che qualsiasi cosa si immaginasse all'interno di quella stanza questa sarebbe magicamente apparsa.
Uno dei suoi allievi andò in bagno, mentre l'altro chiese "una stanza nella stanza". Il più serio e sveglio sembrava quindi quel tizio, Branst, che aveva chiesto un uscita.
Effettivamente, era talmente semplice che sarebbe pure potuto funzionare. Comunque, vediamo di iniziare la lezione.
- Bene bene. Mi serve un divano, un tavolo, un vassoio con una tazza di té fumante e due zollette di zucchero. E, ovviamente, quattro pareti di cemento armato per la privacy e per avere una maggiore concentrazione.
Il pavimento in parquet e la carta da parati con un motivo a righe beije e caramello.-

Nel momento in cui terminò la frase, tutto quello che aveva elencato comparve come per incanto all'interno del misterioso luogo in cui si trovavano.
- E ovviamente una porta.- concluse con un tono decisamente irritato.
- Bene, possiamo iniziare la lezione. Credo che il tuo nome sia Branst, sbaglio forse?
Il mio è Evan. Non è di sicuro una circostanza piacevole: non so nemmeno che razza di "debito" tu abbia contratto con la natura...ma, comunque sia, una divinità mi ha chiesto di svolgere questo compito da insegnante, e non ho certo intenzione di attirarmi gli sfavori di qualche entità soprannaturale.
Detto questo, possiamo iniziare. Il Nen è quell'energia vitale che sgorga dagli individui. Voi due, però, non potete percepirla a causa del fatto che avete chiusi gli Shouko, che sono quei "pori" sul vostro corpo che consentono all'energia di uscire. Nel momento in cui vi aprirò forzatamente gli Shouko, vi sentirete spossati e stanchi: dovrete cercare di contenere il più possibile la vostra energia, altrimenti morirete.
Inoltre, quando vi aprirò gli Shouko, si apriranno pure quelli che avete sui vostri occhi, e quindi potrete vedere l'aura delle persone che vi circondano, oltre che la vostra, ovviamente.
Vedo che tu, Branst, hai già gli Shouko aperti. L'esercizio per te è il seguente: contieni l'energia vitale che sgorga dai tuoi pori e cerca di concentrarla attorno a te, come a formare una piccola bolla.
Se avrai bisogno di aiuto, sarò subito da te dopo aver sbloccato il Nen a questi due.-
concluse indicato Sam e Raul.
- Ragazzi, io cercherò di rimanere il più delicato possibile, ma non illudetevi: percepirete un dolore atroce.-. Conclusa la frase, un sorriso quasi compiaciuto si dipinse sulla faccia del ragazzo che si apprestava a investire i due con un'ondata di Ren.
In pochi secondi, un modesto quantitativo d'aura travolse a gran velocità i due giovani, liberando completamente i loro Shouko.
Sono stato anche fin troppo cordiale. Avrei potuto premere molto di più la mano.
Comunque sia i loro Shouko si sono aperti, è questo quello che conta.

- Mettete in pratica quello che vi ho detto e nessuno di voi morirà: è tanto semplice quanto essenziale.- concluse Evan mentre si andava a sedere sul divano, pronto a sorseggiare la sua tazza di té ancora tiepida alla quale aveva aggiunto le due zollette di zucchero.
Forse avrei dovuto chiedere anche del miele...oh, sì, avrei proprio dovuto farlo.
Ma non del miele qualunque...del miele di bassa lega come il miele di castagno, ma qualcosa di più raffinato, come quello di acacia.
Ripensandoci, il té è abbastanza dolce, e non vorrei che la mia voce rompesse la loro concentrazione. Mi dispiacerebbe se morissero a causa del miele d'acacia.


Edited by Cilan - 28/10/2013, 20:27
 
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