Elvy Black vs Pez Relstin

Pez era rimasto alla Torre Celeste nonostante lo scioglimento della squadra con Steven, e il non trovare un compagno per formare una nuova squadra.

L’essere stato lasciato da Steven fece pensare al ragazzo di non essere particolarmente adatto per il ruolo di combattente, ma questo li mise in testa solo di doversi impegnare ancora più a fondo per poter almeno assomigliarci a uno da evitare. O per lo meno avvicinarsi quel tanto da stendere qualcuno in fretta e lasciarne un lieve ricordo.

Devo diventare più forte, più agile, più sveglio e più pericoloso. E l’allenamento in questo luogo aiuta ad ottenere alcune di queste cose. Se voglio comandare devo incutere abbastanza paura dal far desistere chiunque a tradirmi. E i soldi questo non me lo assicurano.

Pez stava percorrendo il corridoio che portava al ring quando si fermo un attimo a riflettere.

Elvy Black. Non so perché, ma questo nome mi pare di averlo già sentito una volta.

Il ragazzo arrivò sul ring per primo, sfoderò i suoi due tonfa, gli unì e appoggio la sfera al suolo, in attesa dell’arrivo del suo avversario.

Sono curioso di vedere chi sarà, dato che mi pare di conoscerlo questo Elvy.

Dopo che il suo avversario si fosse presentato sul ring, Pez avrebbe attivato il gyo negli occhi. Sia per scoprire se fosse a conoscenza o meno del nen, sia per essere certo che non avesse già qualche trucco nascosto.

Non appena lo sfidante fece il suo ingresso nell’arena e salì sul ring, Pez riconobbe la sua persona.

Innanzitutto si trattava di una ragazza e non si un ragazzo come aveva pensato fino a quel momento. In secondo luogo era una persona che il ragazzo aveva già sfidato. Se così si può dire, visto che in quel occasione e durato la bellezza di cinque secondi.

Elvy fece il suo ingresso sul ring portandosi dietro un coniglio. Che lascio andare solo una volta salita sul ring, e che si diresse con tutta calma verso uno dei lati del ring, acquisendo in questo modo un posto decisamente privilegiato come spettatore.

E' un piacere rivederti, facciamo un bell'incontro

Disse la ragazza mentre Pez stava continuando ad osservare come ipnotizzato il movimento del naso del coniglio.

Eh? Ah, sì certo. Anche per me è un piacere.

Pez non aveva per nulla sentito ciò che la ragazza aveva detto, ma aveva colto solo la parola piacere mentre guardava l’animale e la risposta giusta o sbagliata che fosse gli era uscita di riflesso.

Se non ricordo male l’altra volta non lo aveva con se. Che sia della manipolazione? Ma se cosi fosse vorrebbe dire che non reputa necessario utilizzare il suo potere contro di me. Proviamo allora a farle cambiare idea.

Al via dell’arbitro, Pez amplificò la sua aura, cominciando a dar forma a numerose banconote e monete che via via si facevano strada partendo dai suoi piedi e muovendosi in avanti, fino a ricoprire interamente il ring e la parte sottostante, finendo addirittura sotto i piedi della ragazza e le zampe del coniglio.
Le monete cosi formate sarebbero state continuamente ricoperte di aura, fungendo di base come un campo di En.

Sono pronto.

Una volta terminato di “modificare” il campo lotta, il ragazzo si sarebbe fiondato ad attaccare la sua sfidante, portandosi vicino quanto bastava da poter attaccare usando la sua arma.
Per prima cosa avrebbe modificato la forma dell’arma passando da un asta a una croce nel mentre si avvicinava, afferrando quella cosa con la mano destra e in modo che la sfera del tonfa divenisse il pomolo della sua “ascia”.

Poi avrebbe tentato di colpire con l’impugnatura normale del tonfa-gun in mezzo alle gambe di Elvy, caricando il colpo con un Ren mascherato con l’In, e facendo sì che quando l’arma fosse entrata in contatto con il corpo della ragazza, venisse “accidentalmente” premuto il grilletto, così che si sparasse un colpo, sperando che sarebbe finito per colpire uno dei piedi di lei, e causarle anche probabilmente, una qualche ustione nell’internocosce.

Sequenzialmente con la mano libera, avrebbe tentato un colpo di palmo mirando al mento di Elvy, che però non sarebbe mai arrivato a contatto con il volto di lei, perché Pez vi avrebbe materializzato sopra delle monete, potenziate con lo sho, e nascoste tramite lo In.

Gli attacchi di Pez risultarono essere inadatti contro la sua opponente.
Poco prima di essere colpita infatti, Elvy si diede letteralmente fuoco, ricoprendo completamente il proprio corpo di fiamme nen, che ridussero drasticamente la potenza degli attacchi di Pez e che in aggiunta, fecero sì di causare delle bruciature sul ragazzo in modo indiretto.

Fiamme? Ma allora non è della manipolazione. Mannaggia a lei.



Temo che il tuo attacco abbia fatto più male a te che a me.

Sei tutta un fuoco a quanto pare.

La ragazza dopo aver facilmente inabilitato gli attacchi di Pez, ed estratto una qualche arma, effettuò un balzo che a quanto sentì Pez grazie al suo nen applicato al denaro materializzato poco prima per ricoprire l’intero campo, portò Elvy dietro la schiena di lui, finendo per qualche ragione a sorreggersi su un solo piede.
A dire il vero, l’utilizzare l’En era inutile dato che dal corpo di Elvy grazie a tutto quel fuoco proveniva un gran calore, ma il ragazzo volle affidarsi alle sue sensazioni nen, in quanto quel calore poteva essere stato realizzato incendiando parte del campo e quindi si sarebbe rivelato essere una trappola.

Sei dietro di me giusto?

Pez emanò la sua aura, e tramite questo riuscì a dar vita appena in tempo a Bulvux, che ricevette immediatamente il suo pasto ancora prima di attaccarsi al corpo del ragazzo. Questo permise a Pez di non risentire dell’effetto del calcio sferrato contro il suo ginocchio, e di voltarsi in tempo per proteggersi dalle coltellate che la sua opponente avrebbe successivamente eseguito.

Proteggimi.

Per la prima pugnalata al ambizioso mafioso bastò utilizzare la sua arma già carica d’aura per difendersi, bloccando la lama di Elvy tra il corpo e l’impugnatura di uno dei tonfa, cosa che però permise ad Elvy di eseguire una successiva mossa, più potente e pericolosa da quanto vide Pez grazie al fatto di star utilizzando il gyo, ma non quanto bastava da farli usare un’applicazione migliore del Ren.




Vedo che ti sei scaldata, ma non quanto basta per farmi scendere anche solo una goccia di sudore. Anche se devo ammettere che sto affare scotta ancora.

Pez sprigionò nuovamente la propria aura, intenzionato a non perdere altro tempo.

Dai suoi piedi partì una ondata d’aura, che andò a formare istantaneamente tra lui e Elvy, un muro di monete rese più resistenti dallo Sho che il ragazzo vi applicò.

La murata non serviva a distanziare e difendere Pez da Elvy, ma aveva lo scopo di chiudere la ragazza al suo interno. Infatti Pez aveva materializzato altri tre muri intorno alla sua avversaria.

Voglio vedere se anche tu non risenti degli effetti del caldo.

Pez emanando nuovamente l’aura, formò all’interno delle quattro mura circondanti Elvy altre monete cariche d’aura, che ricoprirono la ragazza fino alla vita, bloccandole momentaneamente i movimenti. A differenza delle sue abituali monete queste avevano una caratteristica particolare, che le rendeva meno resistenti e piu malleabili al calore.

Una volta completata quel operazione il ragazzo disattivò frettolosamente l’aura dalle monete attigue alla sua sfidante, in modo da renderle così facili da fondere dall’alta temperatura di Elvy.

Cara il bagno è pronto



Edited by =Gin= - 28/3/2014, 17:32