Quest 135: Disordini per le Strade!

Stranamente è una bella giornata a York Shin, in cielo si riescono anche a vedere le stelle e la luna che illumina parte degli angoli oscuri creatisi a causa della mancanza del sole, una luna che oggi sembra aver radunato una moltitudine di persone proprio li, in quel posto sovraffollato e pieno di gente che non vuole far altro che divertirsi.

E' il treno il mezzo scelto dal giovane illusionista, treno che è in dirittura d'arrivo, mancano pochi secondi, il macchinista ha già annunciato la fermata corrente e parecchie persone si sono alzate avvicinandosi lentamente alle uscite del treno.
Senza troppi problemi il biondo dagli occhi verdi si alza dal suo posto tenendo tra le mani un mazzo di carte, un mazzo di quelli comuni senza nessun particolare valore, giocandoci come se fosse la cosa più normale del mondo, facendolo sparire dalle proprie mani e facendo riapparire le carte una alla volta nelle tasche dei presenti, come se fosse una cosa normalissima anche se in realtà non lo è.

Dopo esser sceso dal treno, il biondo si è incamminato verso il luogo più affollato di York Shin giusto per racimolare un pò di soldi tramite i suoi spettacoli, infatti una volta arrivato in pieno centro, si sarebbe messo a posto i capelli, la maglia a maniche corte e avrebbe dato dei colpetti ai jeans per togliere eventuale polvere e si sarebbe messo in posizione, mazzo di carte nella mano destra e nulla nella sinistra

Signore e Signori, se vi va di divertirvi potete passare da qui, farò sparire anche le vostre mogli e le vostre suocere se è necessario! Però con un piccolo prezzo extra!

Un grandissimo sorriso sul volto dell'illusionista che si guarda velocemente attorno.
Passano pochissimi secondi prima che la mano sinistra dell'illusionista si avvicini al mazzo di carte nella mano destra, e con un veloce movimento della mano sinistra, l'intero mazzo sarebbe sparito dalla mano destra, un semplice trucchetto di magia che fa sempre effetto.
Un bambino incuriosito si sarebbe avvicinato per lasciare una monetina davanti ai piedi dell'illusionista e quest'ultimo lo avrebbe ringraziato con un trucco di magia molto strano

Grazie bambino! Per ringraziarti guarda questo...

nella mancina si trova una carta da gioco, la carta con l'asso di cuori, la carta è tra l'indice e il medio, un secondo per far ammirare a tutti la carta ed ecco che le carte diventano due, la seconda tra il medio e l'anulare, passa un'altro secondo e le carte ora sono tre, tra l'anulare e il mignolo, un'altro secondo ancora e le carte sono quattro, tra il pollice e l'indice, con la particolarità però che sono tutti assi di cuori.
Un sorriso tranquillo e socievole verso il bambino che sembra essere stupito della cosa

Ti piacciono i coriandoli?

Il consenso del bambino non fece altro che far ridacchiare allegramente l'illusionista che con un movimento della mancina fece sparire le quattro carte davanti a tutti i presenti.

Ho bisogno che soffi nella mano, altrimenti la magia non funziona.

tono dolce e scherzoso quello del giovane che chiuderebbe le mani a pugno posizionandole davanti al volto del bambino che un pò esitante, forse perchè consapevole del fatto che se non avesse soffiato non avrebbe potuto godere dello spettacolo di coriandoli o forse perchè tale responsabilità cadeva su di lui, era lui a decidere in quel momento se lo show potesse andare avanti o fermarsi, decise di soffiare sui pugni del mago che lentamente portò entrambe le mani sulla testa del bambino

Al massimo inizieranno a cadere delle pietroline, vediamo quanto sei stato bravo...

attimo di suspance, il bambino con gli occhi chiusi e il volto preoccupato e infine eccoli li, le mani verrebbero aperte lentamente e i coriandoli inizierebbero a cadere sulla testa del bambino, leggera come se fosse neve, facendogli aprire gli occhi e facendolo gioire a tale vista

Hai fatto un bel lavoro, è tutto merito tuo, sai?

anche se il bambino sa di non aver fatto nulla di particolare, è comunque felice perchè ha avuto ciò che desiderava dando un piccolo contributo per il raggiungimento del suo obbiettivo

Però ora Signori non chiedetemi di far piovere soldi dal cielo perchè non ho ancora questo potere!!

tono ironico quello dell'illusionista che con un sorriso congederebbe il bambino pieno di coriandoli che raggiunge i genitori tutto felice.

E' sempre bello fare quel lavoro.

Cosa ci facesse Zantiln a York Shin, nemmeno lui lo sapeva. Perché andare in una metropoli se le cose che odiava di più al mondo erano i palazzi e la folla? Forse aveva voglia di provare sensazioni nuove, forse, sotto sotto, anche lui era attratto dal nuovo videogioco che avrebbero presentato quella sera. In ogni caso, non era arrivato in città da neanche due ore e già aveva litigato con il 20% delle persone che aveva incontrato, deriso altrettante e cercato di convincere la restante parte di essere una specie di divinità. Chi aveva potuto lo aveva evitato, ma alcuni non erano riusciti a fuggire in tempo da quel folle, come era capitato all’onesto lavoratore che stava tornando a casa.

Ehi tu: sì, dico proprio a te! Ti sembra il caso di non degnarmi neanche di uno sguardo? Inchinati, idiota, e chiedi perdono prima che io cambi idea!

Urlò all’uomo, non appena questo gli fu di fianco.

Ma che vuoi? Vattene drogato!

Gli rispose l’altro, continuando imperterrito a camminare.

Tsk, questa plebaglia non sa cos’è il rispetto. Sono senza un minimo di abilità e ancora hanno il coraggio di parlare e camminare a testa alta. Il puzzo del loro ego mi fa venire il voltastomaco: meglio che me ne vada da qui…

Pensò il Fujiwara, assumendo un’espressione stizzita ed allontanandosi dalla via principale.
Dopo qualche minuto di cammino senza intoppi di alcun tipo, il giovane raggiunse quello che doveva essere un negozio di videogiochi e si ricordò della pubblicità del nuovo Action Game che sarebbe stato messo in vendita quella sera.

Solo gli umani potevano inventare dei passatempi così stupidi: invece di ammirare le bellezze del creato, si rinchiudono in casa dove ammuffiscono finché non finiscono una di queste stupide simulazioni virtuali. Al solo pensiero di una vita del genere mi viene l’orticaria!

Ok, non era sicuramente andato a York Shin per comprare un videogioco. Ma cosa voleva fare allora?

Se solo non avessi preso il dirigibile sbagliato tutto ciò non mi troverei in questo fetido posto… Ed il prossimo per la Repubblica di Padokia non parte prima di domattina!

Il giovane era quindi finito in quella metropoli per sbaglio e non sarebbe potuto ripartire prima del giorno successivo.
Zantiln era immerso nei suoi pensieri quando, distrattamente, notò una figura che attirò la sua attenzione. Era un giovane con una strana maschera in volto che assisteva ad un incontro di braccio di ferro.

E tu chi sei? Nessuno può portare la maschera in Mia presenza!

Povero, povero ragazzo: ancora non capiva la differenza di forza tra lui e la persona che era andata ad istigare.


Edited by Crøwn - 28/11/2014, 19:02

Zantiln, solitamente una persona introversa e dedita alla riflessione, era diventato un altro da quando era giunto a York Shin. Non passavano cinque minuti senza che lui litigasse con qualcuno, anche se fortunatamente gli altri non gli davano mai molta corda.
L’obiettivo del giovane, adesso, era un ragazzo con una maschera che si trovava ad assistere ad una sfida di braccio di ferro davanti ad un negozio di videogiochi. Il motivo per tutta quell’animosità era assai stupido: il Fujiwara non voleva che qualcuno portasse una maschera davanti al suo cospetto. Per fortuna, però, non scoppiò alcuna lite perché, prima che l’interpellato potesse rispondere, un uomo venne spinto con forza contro il Padokiano, facendolo finire a terra.

Chi. Cazzo. È stato?

Si chiese il diciassettenne con voce gelida.
Lì vicino era scoppiata una rissa di dimensioni colossali: c’era gente che si spingeva, picchiava, sputava o faceva qualsiasi altra cosa di poco gentile senza un apparente motivo. Se Zantiln fosse stato a suo agio nella natura, probabilmente, si sarebbe semplicemente stizzito per un comportamento del genere, ma in città tutto era diverso.

Vi ammazzo tutti, chiaro?!

Urlò, pronto a gettarsi nella mischia.